Materiali ed innovazione
Decisamente “pesante” l’assenza di MV Augusta, sarebbe già bastata l’esposizione dei modelli in commercio, per gli appassionati è sempre un gran bel vedere e l’assenza, ha fatto storcere il naso a molti.
Cosa dire di BMW? Sotto tono, nemmeno la produzione di serie in esposizione, davvero troppo poco rispetto già ai marchi più vicini allo stand BMW (Ducati con Scrambler e Diavel), decisamente vuoto il loro stand, speriamo in un maggiore attenzione per il prossimo anno.
Unica “chicca” per lo stand BMW, la proposta Omnia Racing.
La fantasie e l’esaltazione delle tecniche e dei materiali applicate alla moto.
Senza dubbio, il mondo della moto è molto particolare, ma qualche soluzione anche estrema riesce comunque a catturare l’interesse, quanto meno per stile, per la praticità e l’usabilità, le fantasie possono essere le più diverse, ma perché porsi dei limiti?
Dai futuristici Custom da forme e colori da fantascienza, alle super sportive con materiali e soluzioni tecniche che esaltano la bellezza e l’armonia tra estetica e funzionalità non trascurando l’aspetto pratico, raffinato: prestazioni ed efficienza.
Tutti fattori che determinano una realtà che in tanti vivono, la motocicletta.
Moto? Expo 2016!
Le premesse c’erano tutte, interessante vedere concept estremi come ha proposto Ducati con la sua Diavel DraXster per festeggiare i 90 anni della casa di Borgo Panigale, una Diavel in chiave “gara di accelerazione, un puro esercizio di stile che i puristi, non apprezzeranno.
Il salone della moto?
Se ne sono viste tante, quella forse più a limite di tutte è stato per me una Scrambler fatta con i lego; davvero “orribile”.
Dischi freno con dei teschi, una Lambretta chiamata Stratos, telai variopinti di improbabili custom, Ducati di varia natura in oggetti “diversamente” definibili!