Pittore dalle Magiche Atmosfere
Sergio Frascari; una esperienza emotiva intensa, inaspettata. Di solito, la maggior parte di noi ha paura del buio. La scoperta dei colori, del riflettere delle sue opere, del percorso interiore che va oltre la banale ed abituale visione di una opera pittorica, stupisce l’avventore.
La luce diventa protagonista secondaria alla scoperta delle immagini, delle forme celate e raffigurate in indefinite tele che da subito, alla luce, paradossalmente ed inaspettatamente, risultano essere parecchio scure, indefinite, molto moderne, con colori forti, ma di difficile interpretazione.
Il buio, quello che ci spaventava, nasconde colori; ed è in questo momento, quando le tende dell’atelier, in velluto nero, si chiudono per lasciar fuori la luce, attrezzati da una magica torcia, comincia il personale cammino alla scoperta delle opere di Sergio Frascari.
Tele, bottiglie e oggetti d’arte
Ha tutto un senso molto logico, raffinato, quasi di sfida poetica perché non è il palese che vuole urlare la sua bellezza, ma quello che il singolo sa e vuole vedere nelle immagini proposte dal Frascari, nell’intimità della penombra, nel buio che ci circonda.
Lo scenario è una particolarissima torre alle porte di Molinella, il Palazzo delle Bisce.
Oggetti di arredamento, bottiglie decorate, grembiuli da lavoro, tele, sculture; un artista che esprime il suo estro in una maniera davvero singolare, come lo è la sua “bottega” ed il cuore, ritratto in una fotografia, il suo studio, basta spegnere la luce e dare dei colpi con il flash con la macchina fotografica per essere subito in un mondo stellato con immagini fantastiche che riempiono tutto l’ambiente.