Laghi di Plitvička jezera in Dalmazia (Croazia)
Accesso al parco… si comincia dall’alto, non si può nemmeno immaginare quanto si vedrà scendendo giù… un paradiso!
I laghi di Plitivice sono una delle più belle esperienze visive e naturalistiche che si possono fare nella vita; una realtà a nord della Dalmazia, nel cuore dell’Europa, di bellezza sconfinata.
Sono tre realtà differenti che convergono in un solo punto: acqua, flora, fauna. Ogni ora le luci cambiano, i colori impazziscono e si trasformano in una orgia infinita di combinazioni, sfumature, riflessi, arcobaleni.
Navigabili con traghetti a semplici pozze, ma anche quelle si fanno ammirare come fossero piccoli acquari. È possibile ammirare una flora sovrastante e una sottostante ed è lo stesso per la fauna, una concentrazione davvero notevole!
I laghi di Plitvička nelle fotografie di Alessandro Vitale
La prima impressione che si ha, è quella di essere in un posto di montagna, quasi un altopiano verde, molto verde, con in mezzo dei laghi coloratissimi di sfumature che vanno dal blu al verde.
Il fotografo attento, noterà che i riflessi della vegetazione, le ombre, la particolare colorazione dei fondi, spesso portano all’esaltazione di colori che in altra condizione non potrebbero essere così accesi. Complice la giornata d’estate particolarmente secca, ha permesso di avere colori e contrasti brillanti.
Vi ricordo che io non elaboro le fotografie in post produzione, quello che si vede tra queste fotografie è un reale spettacolo non saturo, è tutto al naturale ed è stata complice anche una giornata perfetta per luce ed ombre.
Singolari sono i camminamenti, spesso sospesi su rivoli d’acqua, piccole cascate, tutto perfettamente in armonia con quello che vi circonda, ma lo spettacolo è ancora tutto da vivere ed è un attimo che la giornata scorre via mentre si macina qualche chilometro di meraviglie, lo stupore è continuo, sempre più alla ricerca di angoli e colori da catturare.
Può sembrare eccessivo, ma non lo è, un giorno è anche poco per visitare un parco così bello e vario come questo dei laghi di Plitvička.
Si costeggiano piccoli laghi, da subito colpisce la trasparenza dell’acqua, non che sia cristallina, qualche volta sembra torbida e fatta di gelatina di colore ambrato che ricopre parte della vegetazione verso il fondo, ma è anche questo un elemento che, con angolazioni di luce e sole, che rende la superficie e l’acqua poco profonda, di un colore che può variare dall’azzurro al blu cobalto.
Anche con un apparato fotografico di discreta qualità, sarà difficile gestire le saturazioni che gli occhi noteranno e che in macchina saranno ancora più contrastati ed evidenti.
Infatti, il mio suggerimento è proprio tentare di avere al minimo possibili automazioni di correzione colore e contrasto, meglio mantenersi su impostazioni di default per non avere sorprese di colori poco naturali; il difficile è dato dalle esposizioni.
Non immagino che effetto facciano a voi che guardate queste foto, ma posso garantire che non è nulla a confronto a quello che si può vedere attorno a se quando si è in un posto incredibile come i laghi di Plitvice.
Come fotografo, ho cercato di “allargare” le mie visioni, immaginare scenari più ampi: le foto panoramiche.
Ma è corretto ricordare che in questo caso, le elaborazioni d’immagine (esposizione) sono automatici per questi programmi di assemblaggio scena a più fotogrammi.
Anche se il risultato è abbastanza buono e vicino al reale, qualche esposizione di inizio o fine composizione della fotografia, non è affatto come sono state da me riprese a scatto singolo. I colori sono prossimi a quelli della singola ripresa.
Le ombre esaltano dei blu impossibili, il cielo non regge il confronto, i riflessi amplificano effetti cromatici davvero molto emozionanti, i contrasti sono sempre elevati come le sovraesposizioni date da condizioni davvero molto difficili soprattutto in condizioni di luce variabile data dalla vegetazione sovrastante il fotografo.
Essere fermi è spesso relativo, si sosta su traversine di legno con centinaia di persone che camminano alle spalle di chi fotografa; bisogna sapersi improvvisare, scattare tanto e avere quella sensibilità che è spesso distratta dalle emozioni che si vivono osservando una poesia di colori come quella che state vedendo.