Russia, un sogno ad occhi aperti
Russia, destinazione Mosca e San Pietroburgo. Dopo 30 e più anni, sono tornato a “casa”. Mi sono sentito così a Mosca, come a casa mia, in una dimensione che, rende felici.
Il fotografo “non-convenzionale” potrebbe essere identificato anche come un fotografo che non ha pretese di compiutezza o perfezione tecnica, pur rispettando i fondamentali di una bella fotografia.
La perfezione di una fotografia è la poesia di un momento, di un ricordo, di un sorriso che deve essere proiettato nel futuro. Una espressione di un familiare, il sorriso di un bambino, di un figlio, una fotografia di frodo, ma emozionale.
Quando quella immagine, quel momento fotografico genera queste emozioni, possiamo parlare di fotografia non di posa ma d’arte e poesia del tempo.
Io la fotografia, la vedo così.
In arte abbiamo vissuto periodi importantissimi come la pittura Metafisica, il Cubismo, l’Impressinismo, Futurismo. Tanto contestati nelle loro scelte artistiche, i pittori cominciarono a spaziare nel loro tempo con visioni diverse dal convenzionale.
L’interpretazione in senso artistico e personale della scena, dell’evento del tempo che il fotografo va a fermare in una fotografia.
Esprimere un punto di vista, sperimentare anche con errori “voluti” di movimenti, fotografie che il fotografo “vive” in quel momento. Il mosso creativo, il panning, l’effetto bokeh all’uso di ottiche spinte su tempi lenti.